UNA VOLTA NELLA VITA (Once)
prosa2022.23giovedì 8 venerdì 9 dicembre 2022
21:00
sabato 10 dicembre 2022
19:00
domenica 11 dicembre 2022
17:00
- settore A €25 under29 €20 under19 €15- settore B €20 under29 €15 under19 €10
libretto Enda Walsh
musiche e liriche Glen Hansard & Markéta Irglová
tratto dal film Once scritto e diretto da John Carney
traduzione italiana Emma Ray Rieti
traduzione e adattamento liriche italiane Matteo Volpotti direzione musicale Antonio Torella
coreografie Gillian Bruce
disegno fonico Enrico Porcelli
disegno luci Valerio Tiberi
scene Stefano Antozzi
costumi Silvia Cerpolini, Fabio Cicolani
videoscenografie Digitalskenè
regia Mauro Simone
con Luca Gaudiano e Jessica Lorusso
e con Francesca Taverni, Maurizio Desinan, Matteo Volpotti Giulio Benvenuti, Andrea Luterotti, Monja Marrone
Niccolò Minonzio, Miriam Pilla, Andrea Salvadè
produzione Compagnia della Rancia
su licenza di Music Theatre International www.mtishows.eu
Una volta nella vita (Once) è molto più di una storia d’amore tra un Ragazzo e una Ragazza: è il racconto di vite vissute in un vortice continuo, tra sogni, speranze evita reale, è un’emozionante storia di coraggio e perseveranza attraverso il linguaggio universale della musica. Tratto dall’omonimo film irlandese del 2006, vincitore del Premio Oscar per la Miglior Canzone con Falling Slowly, Once diventa uno spettacolo musicale nel 2011, ottenendo fin da subito un grande successo. Vederlo una volta non basta. La storia di un Ragazzo che ha rinunciato all’amore e alla musica e della Ragazza che lo ha ispirato per sognare di nuovo è un vero e proprio inno.
Fin dalla prima nota, Una volta nella vita cattura e non lascia più andare. Emozionalmente travolgente, grazie a una colonna sonora che ha vinto un Oscar, un Grammy Award, un Olivier Award e un Tony Award, è una straordinaria esperienza teatrale con un eccezionale gruppo di 11 attori/musicisti che suonano i propri strumenti in scena, oltre a cantare e recitare. Una volta nella vita racconta la storia di un musicista di strada di Dublino, sul punto di rinunciare ai propri sogni, e di una giovane donna colpita dalle sue inquiete canzoni d’amore. Un racconto indimenticabile sull’inseguire i propri sogni, sul rifiuto di vivere nella paura e sul potere che la musica ha di connetterci tutti. Uno spettacolo dolorosamente bello e gioiosamente edificante, che colpisce il pubblico in modo indelebile.
Una semplice piantina della città di Dublino si appoggia sul palcoscenico come un lenzuolo, le strade disegnate aiutano il pubblico ad orientarsi in una realtà che non conosce, ma che presto imparerà ad amare. Al centro del grande foglio campeggia la scritta: DUBLIN. Il cast è già sul palco mentre entra il pubblico. Suona, canta, liberamente… e inizia a fare amare il suono inconfondibile della musica folk irlandese. La jam session coinvolge il pubblico immediatamente e poi, come uno schiaffo al cuore, si presenta un “Ragazzo” che, con la sua voce graffiante e profonda, canta di un amore perduto. Amare è dire sì ogni giorno, incondizionatamente, è superare la paura di dire: “mi sono innamorato di te, per la prima volta”. Amare vuol dire aiutare qualcuno senza aspettarsi nulla in cambio. Amare vuol dire avere coraggio. Il coraggio di lasciare l’idea di amore idilliaco, della favola, del “vissero felici e contenti”. Il coraggio di una musica che urla dolore, ma che si trasforma in una lacrima di libertà. Libertà per vivere una volta nella vita, in modo profondo, senza lasciarci sfuggire nessun attimo. Quella volta sarà per sempre. E resterà dentro ognuno di noi. Anche se il distacco talvolta sembra una ferita, in realtà è una carezza che arriva per farci comprendere come vivere senza rancori. Mauro Simone