ANNA SEROVA & TANGO SONOS
Anna Serova (viola)
Antonio Ippolito (bandoneón)
Nicola Ippolito (pianoforte)
La grande tradizione dell’opera italiana incontra i ritmi del tango e del folclore argentino. Le immortali arie, duetti e sinfonie dei grandi operisti italiani come Rossini, Verdi e Puccini, assumono un colore nuovo, vibrante ed originale, nelle rivisitazioni di Roberto Molinelli, affidate alla virtuosità della viola di Anna Serova e dei Tango Sonos. Il Tango deriva per gran parte dall’immigrazione italiana in Argentina, tanto che i più grandi compositori di questo genere portano cognomi evidentemente italiani (Piazzolla, Pugliese, Troilo, D’Arienzo, De Caro…). L’opera italiana e la canzone napoletana hanno pertanto influenzato grandemente lo sviluppo del Tango nella regione del Rio de la Plata, tra l’Argentina e l’Uruguay. Nella stessa regione, inoltre, erano e sono ancora presenti ritmi e forme musicali autoctone o di derivazione africana, per via dell’altra grande immigrazione di massa nel continente americano (milonga, chacarera, zamba…). Il progetto “Tango all’Opera” riunisce questi mondi così lontani geograficamente, eppure così legati da una stretta parentela musicale. Il progetto Tango all’Opera vanta dell’alto patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia.
…l’opera come non l’avete mai ascoltata …il tango come non lo avete mai immaginato
“Nell’ idea di far incontrare la grande tradizione dell’opera italiana con i ritmi del tango e del folclore argentino e di far assumere alle immortali arie, duetti e sinfonie dei grandi operisti italiani un colore nuovo, vibrante e originale, mi sono accinto alla scrittura degli arrangiamenti di “Tango all’Opera”, per Anna Serova & Tango Sonos.
L’Opera lirica e il Tango non sono universi musicali poi così distanti, poiché quest’ultimo è stato in gran parte influenzato dal nostro melodramma per mezzo dell’immigrazione italiana in Argentina, tanto che i più grandi compositori di questo genere portano cognomi evidentemente italiani (Piazzolla, Pugliese, Troilo, D’Arienzo, De Caro…).
Inoltre, anche la canzone napoletana, con le sue melodie appassionate e i testi trascinanti e a volte malinconici, ha contribuito, attraverso la sempre crescente comunità italo argentina, allo sviluppo della tradizione tanguera nella regione del Rio de la Plata, tra l’Argentina e l’Uruguay.
Fatto tesoro di questo stimolante retaggio storico, nel comporre gli arrangiamenti ho voluto rielaborare i ritmi più caratteristici del folclore argentino: dalla Milonga, considerata la genitrice del Tango nelle sue varianti tradizionali, una veloce e l’altra lenta, detta anche “Milonga Campera ” al Tango tipico porteño , fino al Vals, con ritmo in ¾ e stilisticamente di chiarissima derivazione mitteleuropea.
“Milonga y Chacarera ” è invece una mia composizione, su temi originali, dove una sognante Milonga lenta e lirica fa da introduzione alla impetuosa e virtuosistica Chacarera , danza tipica contadina che si caratterizza dalla continua alternanza e sovrapposizione tra ritmi binari e ternari.
Nel dar forma a questo connubio tra generi musicali e culture geograficamente così lontane, mi affascinava l’idea di guardare sotto una luce nuova la musica classica di tradizione e quella del Tango argentino, contemplando il denominatore comune che indubbiamente le lega, la Passione, l’elemento che è stato di maggiore ispirazione per i librettisti d’opera e per gli autori dei testi delle Canciones de Tango.” Roberto Molinelli