SERATA SHECHTER / NAHARIN
Danza 2019-20- Settore A €27 Ridotto €21, Settore B €24 Ridotto €18, Settore C €20 Ridotto €14, Settore D €16 Ridotto €12, Settore E €10, Loggione €7,50
ATERBALLETTO
SERATA SHECHTER / NAHARIN
HOFESH SHECHTER
OHAD NAHARIN
+ masterclass gratuita
WOLF
coreografia, musica, luci e costumi Hofesh Shechter
additional music Verdi, Bach, Atm and Dance Music by Ophir Ilzetzki
rimontata per Aterballetto da
assistente alla coreografia Sita Ostheimer
lighting design associate Richard Godin
Wolf è presentata in associazione con Hofesh Shechter Company – www.hofesh.co.uk
produzione Fondazione Nazionale Della Danza / Aterballetto
durata 30 minuti – per tutta la compagnia
Hofesh Shechter è uno dei coreografi contemporanei più intensi e viscerali. Forse perché la musica è quasi sempre composta da lui stesso e s’intona strettamente all’energia del suo movimento. Il risultato è un punch, come afferma lui stesso, un pugno con il quale lo spettatore viene investito da un’onda di energia. In Wolf, un suo precedente lavoro oggi ripensato per i 16 danzatori di Aterballetto, troviamo una sorta di selvaggia animalità che attraversa a tratti gli uomini e a tratti le donne. Il quadro che si compone ci trascina in un universo misterioso e coinvolgente.
La danza è come un sogno, quando ti risvegli non ti sai spiegare come certe idee e cose siano avvenute e perché proprio in quel modo. Hofesh Shechter
HOFESH SHECHTER
Conosciuto come uno degli artisti contemporanei più emozionanti, grazie alle sue composizioni di musica d’atmosfera che vanno a completare l’eccezionale fisicità del suo movimento. In seguito al debutto come coreografo con Fragments nel 2003, The Place Prize gli commissionò Cult l’anno successivo, con il quale vinse il premio Audience Choice Award. Nel 2006 fu la volta di Uprising, un’opera composta da sette uomini che da allora ha fatto il giro dei teatri di tutto il mondo. Nel 2007, The Place, il Southbank Centre e il Sadler’s Wells Theatre gli commissionarono In your rooms, che valsero a Hofesh il premio Critics’ Circle Award per la migliore coreografia (moderna). Nel 2008, Hofesh costituì la Hofesh Shechter Company, che raggiunse in breve tempo fama internazionale. Successivamente, il Sadler’s Wells gli commissionò Uprising/In your rooms: The Choreographer’s Cut (2009), messo in scena all’iconica Roundhouse di Londra. Quello stesso anno, il Brighton Festival gli commissionò un’opera per sei ballerine; nacque così The Art Of Not Looking Back. Nel 2010, anche la sua prima opera full-length, Political Mother (commissionata dai teatri di Parigi, Lione, Roma, Londra e Barcellona) debuttò al Brighton Festival; l’anno seguente, l’opera fu rivisitata per creare Political Mother: The Choreographer’s Cut, che venne messa in scena in teatri per la musica rock a Berlino, Montpellier, Londra, Parigi e Hong Kong. Hofesh collaborò con Antony Gormley nel 2012 per la realizzazione di Survivor, per il Barbican Centre. Sun, opera del 2013, calcò i palcoscenici per molto tempo in seguito alla sua presentazione al Melbourne Festival. Il mese di luglio del 2015 vide la première della trilogia di Hofesh, barbarians, al Berliner Festspiele. All’interno della cornice dell’#Hofest (2015), una stagione lunga 4 settimane che prevede la messa in scena di una selezione delle opere di Hofesh sui palchi di quattro iconici teatri londinesi, si è tenuta la prima di Orfeo ed Euridice di Gluck, codiretta con John Fulljames, alla Royal Opera House. Grand Finale, la più recente delle opere full-length di Hofesh, è stata messa in scena per la prima volta a La Villette dalla compagnia di danza del Théâtre de la Ville di Parigi il 14 giugno del 2017. Hofesh ha lavorato inoltre come coreografo per il teatro, la televisione e l’opera, in particolare al The Royal Court Theatre per Motortown di Simon Stephens (2006), The Arsonists (2007), e per Saint Joan (2007), produzione del National Theatre vincitrice di un premio. Hofesh ha realizzato la coreografia della celebre sequenza di ballo, Maxxie’s Dance, per il primo episodio della seconda stagione della famosa serie televisiva Skins. Nel 2013 si è occupato della coreografia di Two Boys, opera di Nico Mulhy, andata in scena al Metropolitan Opera di New York. La prima di Untouchable (2015), è stata messa in scena per il Royal Ballet, eseguita alla Royal Opera House con musiche co-composte da Hofesh e dal suo collaboratore storico Nell Catchpole. Ha realizzato la coreografia della nuova versione di Fiddler On The Roof (2015) di Bartlett Sher a Broadway ed è stato nominato per un Tony Award. La prima di Clowns, sua creazione per il Nederlands Dans Theater, si è tenuta nell’aprile del 2016 e verrà eseguita per tutto il 2018 all’interno di un dittico dalla sua compagnia Shechter II, di recente formazione. Hofesh Shechter è stato ospite
speciale al Brighton Festival come Regista nel 2014 ed è Artista Associato al Sadler’s Wells di Londra. La Hofesh Shechter Company è una compagnia residente del Brighton Dome. La sua prima creazione per Aterballetto, dal titolo Wolf, con debutto a Gorizia, nell’ambito della NID Platform 2017.
La capacità di creare spettacolo senza allentare per un attimo la tensione, di giocare con i contrasti forti di luci, di organizzare architetture mobili in palcoscenico fanno di Shechter un talento unico. E i sedici danzatori di Aterballetto […] sono prodigiosi nell’assecondare la fisicità dello stile. Sergio Trombetta, “La Stampa” Wolf, sostenuto in buona parte dalle musiche percussive dello stesso Shechter, è la visione onirica di una tribù che riporta in primo piano sensazioni immediate e primitive. Francesca Pedroni, “Il Manifesto” Wolf, un lavoro puro, incontaminato e toccante. Marinella Guatterini, “Il Sole 24 ore” Il suo Wolf (lupo)… impone uno sforzo di sottrazione alla stratificazione estetica del ballerino. […] La musica percussiva, ideata come sempre dal coreografo, è il combustibile dei corpi che, innescati, procedono quasi per inerzia con un’istintualità accecante, sorgente archetipica di immediata comunicazione con lo spettatore. Brano strepitoso. Maria Luisa Buzzi, “Danza&Danza”
SECUS
coreografia Ohad Naharin
musica Chari Chari, Kid 606 + Rayon (mix: Stefan Ferry)
AGF, Chronomad (Wahed), Fennesz, Kaho Naa Pyar Hai
Seefeel, The Beach Boys
sound design & editing Ohad Fishof
costumi Rakefet Levy
luci Avi Yona Bueno (Bambi)
creazione per Batsheva Dance Company [all’interno di Three, 2005]
produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
coproduzione Oriente Occidente Festival – Rovereto [I]
Les Halles de Schaerbeek – Bruxelles [B]
Malraux scène nationale Chambéry Savoie [F]
durata 30 minuti – per tutta la compagnia
Secus fa parte del nuovo trittico Dreamers
presentato il 6 settembre 2019 al Festival Oriente Occidente di Rovereto
Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante. Si compone sotto i nostri occhi increduli un alfabeto umano fatto di corse, assoli, gesti tersi e puliti, duetti interrotti, che, attraverso calci precisi e improvvisi, sinuose disarticolazioni delle anche, torsi che si piegano in tutte le direzioni come gomma da plasmare, esprime emozioni e sentimenti puri senza diventare sentimentale. Gioia, vulnerabilità, paura, innocenza, confusione e rabbia tessono una tela armonica e dinamica che oscilla fra delicatezza ed esagerazione
OHAD NAHARIN
Coreografo, direttore artistico della Batsheva Dance Company, ha sviluppato il suo personale linguaggio del movimento, chiamato Gaga. Nato nel 1952 a Mizra, in Israele, ha iniziato la sua carriera con Batsheva nel 1974 e ha fatto il suo debutto coreografico a New York nel 1980. Nel 1990 Naharin è stato nominato direttore artistico della Batsheva Dance Company e ha fondato la compagnia junior, Batsheva – the Young Ensemble. Ha creato oltre trenta opere per entrambe le compa