Spettacoli

PAOLO TARSI’S BALLET MÉCANIQUE

Playlist

sabato 15 marzo 2025
21:00

Sala della Repubblica

- posto unico €10 ridotto €8

UNNATURAL SELF
Paolo Tarsi sintetizzatori
Filippo Macchiarelli basso e voce
Alessandro Gerbi (ex CSI / Diaframma) batteria
in collaborazione con Black Marmalade Records

Unnatural Self è il titolo del nuovo album di Paolo Tarsi, un progetto nato sotto l’egida di Pesaro Città Creativa della Musica Unesco, in uscita per Anitya Records e presentato dal vivo in Sala della Repubblica al Teatro Rossini di Pesaro insieme a Filippo Macchiarelli, basso e voce, e all’ex batterista e percussionista di Diaframma e CSI Alessandro Gerbi.
Anticipato dal singolo Opium e impreziosito dalle collaborazioni con Blaine L. Reininger (Tuxedomoon), John Helliwell (Supertramp, Pink Floyd) e Malcolm Holmes (OMD – Orchestral Manoeuvres In The Dark), Unnatural Self è un disco dalle sfumature a tratti scure e viscerali, ora leggere, quasi eteree. Dopo una serie di lavori votati alla sperimentazione Paolo Tarsi ci regala un album di rock elettronico dal sound affascinante e immediato, dietro al quale si cela una grande attenzione per il minimo dettaglio e una cura infinita per ogni sfumatura testuale e sonora senza dimenticare mai quell’amore per la ricerca che ha caratterizzato la sua precedente fase creativa. Composto interamente in lingua inglese, registrato, mixato e prodotto tra Pesaro, Londra, Manchester, Milano e in un appartamento trasformato in sala di registrazione nel sud di Berlino, il disco inizia a prendere forma durante il post Covid-19.
«Il periodo pandemico ha coinciso per me con un momento di forte riflessione in cui ho cercato di capire che cosa sia davvero a non farci respirare», racconta il musicista. «Il mio ultimo EP, che vedeva la partecipazione di Percy Jones, bassista dei Brand X e dei Soft Machine, nasceva durante le costrizioni legate alla pandemia. Dopo quel lavoro intitolato I Can’t Breathe ho sentito la necessità di ampliare il mio messaggio, ho così iniziato a scrivere personalmente oltre le musiche anche i testi delle mie canzoni per mettere maggiormente a fuoco la realtà che mi circondava».
Il risultato? Unnatural Self è un disco in cui immergersi da cima a fondo per lasciarsi trasportare da canzoni colme di guizzi elettronici, vicine tanto al synth-pop quanto al rock e all’avant-garde, con richiami ad elementi post-punk e alla new wave, capaci di far affiorare in un contesto attuale mondi sonori sommersi e risonanze ricche da scoprire.