LO SCHIACCIANOCI
Danza- Posto unico settore A €35 Ridotto €32, Posto unico settore B €31 Ridotto €27, Posto unico settore C €27 Ridotto €24, Posto unico settore D €23 Ridotto €20, Posto unico settore E €15, Loggione €10, Ridotto valido per under29, over65, iscritti scuole danza e convenzionati vari
BALLETTO DI MOSCA LA CLASSIQUE
MARIUS PETIPA
fuori abbonamento
Eventi di Danza di Mauro Giannelli presenta
Balletto di Mosca La Classique
Dipartimento della Cultura della Città di Mosca – Moskoncert
direttore artistico Elik Melikov
LO SCHIACCIANOCI
balletto in 2 atti
musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij
libretto e coreografie Marius Petipa
costumi Elik Melikov
scenografie Evgeny Gurenko
maître de ballet Evgenia Novikova, Andrey Shalin
ruoli principali e interpreti
Clara Ekaterina Shalyapina / Nadejda Ivanova/
Principe Alexandr Tarasov /Smirnov Dmitry
Metafora psicoanalitica del passaggio, tra luci e incubi, dall’infanzia all’adolescenza, pulsioni sessuali comprese. Di questo Čajkovskij era ben consapevole. Lo si percepisce nella sua musica. Ci fa sognare sotto l’albero di Natale mentre fuori (a volte) nevica. Un sogno della durata di poche ore, senza però farci dimenticare le asperità della vita. Forse proprio per questo mix tra fiaba, sogno e realtà, Schiaccianoci diventa mito senza tempo.
Gianluca Bauzano, “SETTE Corriere della Sera”
Balletto dall’atmosfera natalizia per eccellenza, Lo Schiaccianoci è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine ‘800. Nello scrivere il libretto, Petipa si lasciò ispirare dal racconto di E.T.A. Hoffmann, precursore del Romanticismo, Nußknacker und Mausekönig (Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi -1816), nella versione meno cruenta rivista da Alexandre Dumas Histoire d’un casse-noisette (Storia di uno schiaccianoci -1844) adattata per i bambini. Composta da Čajkovskij tra il 1891 e il 1892, la partitura sonora de Lo Schiaccianoci è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per la prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Nel 1934 ci fu il debutto europeo de Lo Schiaccianoci al Sandler’s Wells di Londra e al Teatro alla Scala di Milano la prima rappresentazione risale al 1938. Una delle versioni più caratteristiche fu di George Balanchine che nel 1954, per il New York City Ballet, divise per la prima volta il balletto in due parti, realtà e sogno. Indimenticabile l’adattamento e interpretazione di Rudolf Nureyev nel ’69 al Teatro alla Scala, in cui il ballerino privilegiò una lettura psicoanalitica, interpretando il triplo ruolo di Drosselmeyer, dello schiaccianoci e del Principe. Una novità introdotta da Čajkovskij nell’esecuzione originaria di quest’opera è la presenza della celesta, uno strumento scoperto dal compositore a Parigi, che venne utilizzato in alcuni passaggi dal risvolto fiabesco. Lo Schiaccianoci è un balletto dalle atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi del balletto come la Danza Russa, emblema della tradizione russa nello spettacolo sia per i costumi utilizzati che per le sonorità scelte, il Valzer dei Fiori e la Danza dei Fiocchi di Neve. Armonica composizione coreutica data dai vivaci balli di bimbi, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per giocattoli tra i topi e i soldati e il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux summa dell’arte e del talento dei solisti che vi si esibiscono. La versione del Balletto di Mosca La Classique, dal nome stesso della compagnia, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa. Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie di Ivanov e la veste tradizionale de Lo Schiaccianoci i solisti del Balletto di Mosca La Classique, giovani talenti dalla migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ricalcano esattamente i passi e i virtuosismi del coreografo. I costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, carichi di ornamenti e decorazioni, sono completamente rinnovati rispetto agli allestimenti degli anni passati.