Spettacoli

GAD – L’ARTE DELLA COMMEDIA

Festival

16 Ottobre 2015

Teatro Rossini

- Posto di platea e palco I e II ordine centrale €15, Comitive e giovani €12 Ridotto (under 19) €8, Posto di palco I e II ordine laterale e III ordine centrale €12, Comitive e giovani €10 Ridotto (under 19) €8, Posto di palco III ordine laterale e IV ordine centrale €10, Comitive e giovani €8 Ridotto (under 19) €6, Posto di palco IV ordine laterale €8, Comitive e giovani €6 Ridotto (under 19) €6, Loggione €6 Comitive e giovani €5

L’ARTE DELLA COMMEDIA
di Eduardo De Filippo
Riduzione e adattamento di Felice Avella – Regia di Marcello Andria
COMPAGNIA DELL’ECLISSI – SALERNO

PERSONAGGI E INTERPRETI
ORESTE CAMPESE – Felice Avella
GIACOMO FRANCI, segretario di Prefettura – Leandro Cioffi
LUDOVICO DE CARO, Prefetto – Ernesto Fava
LUCIA PETRELLA, maestra – Anna Maria Fusco Girard
PADRE SALVATI – Geppino Gentile
ARMANDO BARBATO, piantone – Andrea Iannone
GIROLAMO PICA, farmacista – Andrea Iannone
QUINTO BASSETT, medico – Enzo Tota

SCENE – Luca Capogrosso
COSTUMI – Angela Guerra
MUSICHE DI SCENA – Ruggiero Mascellino, Yann Pierre Tiersen

Oreste Campese, un capocomico di vecchia scuola che porta nelle piazze di provincia la tradizione secolare del teatro girovago, a seguito dell’incendio del suo capannone si rivolge al Prefetto De Caro per chiedere aiuto. Ne nasce un dialogo dai tratti ironici, ma dal fondo accorato e moralmente rigoroso, sul significato e sulla funzione sociale del teatro e dell’attore, che appare oggi di indubbia attualità.
Attorno ai due antagonisti ruotano dei personaggi dalla forte caratterizzazione emblematica – un medico, un prete,una maestra, un farmacista — ciascuno dei quali porta in scena con passione la logica profonda della propria identità, insinuando il dubbio che il confine fra verità e finzione sia così labile da non consentire di distinguere l’una dall’altra. Il susseguirsi delle continue ambiguità si risolverà in un finale sospeso, che lascia la porta aperta a tutte le possibili varianti del gioco teatrale.
L’arte della commedia, la più pirandelliana fra le opere di Eduardo (anche se ascedenze pirandelliane sono sempre state negate dall’autore), è un vero e proprio “manifesto” politico della poetica teatrale del drammaturgo partenopeo.
È una commedia di denuncia da parte degli attori verso la borghesia che censura ideologicamente e materialmente i contenuti di verità che gli artisti vorrebbero esprimere e mette in secondo piano il loro ruolo produttivo in società. Una censura di carattere materiale imposta, che evita di far nascere e pubblicizzare lavori di denuncia sociale, per impedire una sensibilizzazione delle coscienze verso i reali problemi della società.
Eduardo infatti denuncia in questa opera la coercizione che il teatro e gli artisti sono costretti a subire dai vari governi, che per distrarre le masse dall’avere un’opinione indirizzano la cultura di massa in una direzione tanto edonista quanto deleteria per le sorti dell’intera umanità, generando confusione, che risulta essere strumentale agli interessi dei potenti. Un capolavoro politico sulla questione teatrale.