Spettacoli

ERAVAMO IL SUONO

Concerto

martedì 28 gennaio 2025
21:00

Teatro Rossini

- posto unico da €5 a €25

La storia dell’orchestra femminile di Auschwitz

Concerto spettacolo di Orchestra Olimpia
Tratto dall’omonimo libro di Matteo Corradini

CLIO GAUDENZI, attrice
FRANCESCA PERROTTA, direttrice
VALERIA FORNONI, regia
ZENO PIOVESAN, drammaturgia
DANILO COMITINI, musica e orchestrazione
HELEN CERINA, costumi
VINCENZO PEDATA, regia luci
SERENA SINIGAGLIA, supervisione artistica
ROBERTA PANDOLFI, direttrice artistica di produzione

Illustrazione di FRANCESCA GASTONE

Attraverso la musica dell’orchestra Olimpia e la recitazione dell’attrice Clio Gaudenzi, rivive sulla scena la storia dell’orchestra femminile del campo di concentramento di Auschwitz. Otto orchestrali, le cui vite fino a quel momento lontane e sconosciute tra loro, si ritrovano l’una davanti all’altra in una realtà dolorosa dove lo spazio e il tempo sembrano sospesi e la musica è una possibilità per non morire. E’il 4 aprile del 1943. I gerarchi fascisti sono riuniti in festa nella sala del Comando. L’orchestra femminile è stata chiamata ad intrattenere i gerarchi con un concerto. La festa, in contrapposizione con lo scenario violento del campo, è il motore per far scaturire, in una serie di flashback, le storie delle singole orchestrali, che si sviluppano in diversi luoghi di Auschwitz-Birkenau. In un alternarsi di brani musicali eseguiti dal vivo, da Traumerei di Schuman a J’attendrai di Dino Olivieri, di paesaggi sonori e di monologhi, la narrazione restituisce ambienti, stati d’animo, episodi della vita delle detenute. Tra suoni e voci, emergono le sensibilità e i mondi interiori delle musiciste. L’orchestra, unico elemento rappresentativo sulla scena, diviene il simbolo della Resistenza vitale di fronte al tragico vissuto dei campi di concentramento. Gli strumenti musicali, i costumi, le luci, le partiture fisiche e i giochi di voce dell’attrice, sono i detonatori di questa storia, realmente accaduta, che non può e non deve essere dimenticata.