Il genere è quello classico della commedia, in un mescolarsi di intrighi amorosi e situazioni paradossali che si intrecciano l’una con l’altra generando siparietti comici mai volgari e di grande impatto.
La vicenda si svolge in un albergo decisamente “sui generis”, in cui una serie di personaggi diversi si trovano a vivere una giornata fuori dall’ordinario, in cui tutti cercano di “metter una pezza” ad una situazione che sembra sfuggire loro di mano e che deve in qualsiasi modo essere ricondotta entro i giusti binari.
Più di due ore di spettacolo che non solo non rischiano mai di annoiare, ma che stupiscono per il ritmo serrato che non cala mai, e che anzi aumenta di giri fino a confezionare un finale surreale e coerente tipico della commedia all’italiana dove amore, sesso, tradimenti e menzogne restano gli ingredienti principali di una riuscitissima ricetta.
Una scenografia curatissima e degna di ben altri palcoscenici, attori che nonostante recitino per passione e non per mestiere non hanno niente da invidiare ad alcuni professionisti, divertenti intermezzi musicali con delle sexy-cameriere danzanti: sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono a fare di “Na mastella d’bugì” uno spettacolo di livello, che stupisce per la precisione e l’efficacia della sua realizzazione.