NON TI PAGO
Teatro- Posto unico settore A €27 Ridotto over65 €24 under29 €21 under21 €17, Posto unico settore B €24 Ridotto under29 €19 under21 €15, Posto unico settore C €20 Ridotto under29 €17 under21 €14, Posto unico settore D €16 Ridotto under29 €12, Posto unico settore E €10, Loggione €7,50
di Eduardo De Filippo
diretto da Luca De Filippo
interpreti e personaggi:
Gianfelice Imparato – Ferdinando Quagliuolo
Carolina Rosi – Concetta, sua moglie
Carmen Annibale – Stella, loro figlia
Nicola Di Pinto – Aglietiello, uomo di fatica di casa Quagliuolo
Viola Forestiero – Margherita, cameriera
Massimo De Matteo, Mario Bertolini
Paola Fulciniti – Erminia, sua zia
Andrea Cioffi – Vittorio Frungillo
Federica Altamura – Luigina Frungillo
Paola Fulciniti – Carmela, popolana
Gianni Cannavacciuolo – Don Raffaele Console
Giovanni Allocca – Lorenzo Strummillo, avvocato
scene – Gianmaurizio Fercioni
costumi – Silvia Polidori
musiche – Nicola Piovani
luci – Stefano Stacchini
produzione – Elledieffe La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo, la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone Non ti pago, commedia tra le più brillanti del repertorio eduardiano che lo stesso grande drammaturgo napoletano ha definito “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto”. La commedia parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria non rinuncia alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.
Il protagonista Ferdinando Quagliuolo è personaggio ambiguo e surreale che vive tra sogno e realtà. Gestore di un botteghino del lotto a Napoli è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato. Al contrario un suo impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero, interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite e addirittura un giorno gli capita di vincere una ricca quaterna di quattro milioni delle vecchie lire datagli in sogno proprio dal defunto padre del suo datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma per sé. Egli sostiene che lo spirito di suo padre avrebbe commesso un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia abitazione della famiglia Quagliuolo dove ora risiede il giovane Bertolini. La commedia si sviluppa intorno ai vari tentativi di Ferdinando di appropriarsi del biglietto vincente con esasperate contese, dispute surreali e grottesche maledizioni.