Spettacoli

DINO GARRONE UN RITRATTO E UN RECITAL

Gad69

20 Ottobre 2016

Chiesa della Santissima Annunziata

- Ingresso libero

IN COLLABORAZIONE CON LA STRADA PER PESARO. PESARESI D’ADOZIONE

l programma prevede:
– Ritratto di Dino Garrone testi e immagini a cura di Lucia Ferrati letture di Valentina Benvenuti, Carlo Bramanti, Eleonora Gambini;
– interventi di Anna T. Ossani e Anna Cerboni Baiardi
A seguire:
– FANTASMA DELL’ETERNITÀ recital su testi di Dino Garrone
letture di Lucia Ferrati e Cristian Della Chiara
cura dei testi Lucia Ferrati
regia Cristian Della Chiara
DINO GARRONE
(nato a Novara nel 1904, vissuto a Pesaro e morto a Parigi nel 1931, all’età di 27 anni), fu una della meteore intellettuali più affascinanti del primo Novecento italiano.
Di lui si innamorarono “letterariamente” molti suoi contemporanei: da Elio Vittorini, ad Edoardo Persico, a Domenico Lombrassa, a Romano Bilenchi, a Berto Ricci, ad Alfonso Gatto.
E fra questi, un giovanissimo Indro Montanelli che pur non avendolo conosciuto personalmente scrisse di lui: “Penso che fu, la più bella e limpida coscienza della nostra generazione, di cui avrebbe potuto diventare il nuovo Gobetti”.
Trasferitosi a Pesaro con la madre Antonietta, la sorella Carla, valente musicista ed il fratello Guido (anch’egli scomparso in giovane età), si diplomò con Licenza d’Onore al Liceo Classico Mamiani, per poi laurearsi a Bologna con una illuminante tesi su Giovanni Verga (pubblicata postuma nel 1941 con la prefazione di Luigi Russo). Alternò la permanenza pesarese a numerosi viaggi (Roma, Milano, Bologna) che lo misero in contatto con l’ambiente artistico e letterario italiano. Collaborò con molti quotidiani nazionali (fra questi il “Corriere Adriatico”, dal 1928 al 1930), e con i periodici più significativi del tempo, tra cui “La Libra”, diretta da Bonfantini e l’“Universale” di Berto Ricci e Romano Bilenchi, con interventi di critica letteraria, saggi e racconti. Le sue opere sono state pubblicate tutte postume.
Dopo le celebrazioni pesaresi del 1971, nel 1993 L’Istituto di Filologia Moderna dell’Università di Urbino gli dedicò un importante convegno intitolato Frontiera 1931. Dino Garrone e la cultura italiana degli anni Venti e Trenta, a cui seguì, nel ‘94 la pubblicazione dell’epistolario garroniano.
Oggi – grazie alla collaborazione tra il Gad e la rassegna La strada per Pesaro -, un inedito ritratto biografico, gli interventi critici di Anna T. Ossani e Anna Cerboni Baiardi (che tratteranno rispettivamente i rapporti di Garrone con la scrittura e le arti figurative del suo tempo) e un suggestivo recital basato sulle sue prose poetiche, curato da Lucia Ferrati e Cristian Della Chiara, contribuiranno a ricostruire il percorso umano ed intellettuale di questo straordinario pesarese d’adozione.

RINGRAZIAMENTI:
la famiglia Gennari Garrone ed il dott. Maurizio Piccillo per i documenti e le immagini inedite.
Elio Giuliani per le immagini delle opere degli artisti marchigiani.