Spettacoli

VIRGILIO BRUCIA

teatrOltre

17 Gennaio 2018

Teatro Rossini

- Posto unico numerato €10 Ridotto €8

ANAGOOR
con Marco Menegoni, Gayanée Movsisyan, Massimiliano Briarava
Moreno Callegari, Brigita Marko, Mateja Gorjup
Paola Dallan / Aglaia Zannetti, Monica Tonietto
Artemio Tosello, Emanuela Guizzon
con la partecipazione straordinaria di Marco Cavalcoli
regia Simone Derai
video Simone Derai, Giulio Favotto
costumi Serena Bussolaro, Simone Derai
accessori Silvia Bragagnolo
scene Simone Derai, Luisa Fabris
musiche Mauro Martinuz
drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi
produzione Anagoor 2014
coproduzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies
Operaestate Festival Veneto, University of Zagreb
Student Centre in Zagreb-Culture of Change
Anagoor è parte di Fies Factory e APAP-Performing Europe

Poesia e potere, bellezza e violenza, memoria e consenso: con Virgilio Brucia la compagnia Anagoor affronta questi temi in una prospettiva spiazzante, entrando nel laboratorio dell’intellettuale che ha cantato l’avvento della Roma imperiale. Sulla figura di Publio Virgilio Marone infatti grava il pregiudizio di essere stato il cantore di Ottaviano Augusto che spense ogni residua speranza di ristabilire una repubblica nell’Antica Roma. Un poeta al servizio dell’ideologia imperiale, in cui Anagoor però individua delle incrinature: punto d’attacco due libri proprio dell’Eneide, quelli che Virgilio lesse ad Augusto, e dove sono narrati la violenza della distruzione di Ilio e del regno troiano, il viaggio nell’oltretomba, cesura definitiva con il passato relegato a memoria. Così Virgilio Brucia diventa l’occasione per squadernare quel rapporto tra arte e potere, la funzione della cultura e della memoria, la guerra imperiale, la violenza e il rapporto di Virgilio, figlio di contadini mantovani, con la natura, elemento che spesso appare, in primo piano o di sfondo, sia nelle opere del poeta latino che nelle creazioni della compagnia. Una identificazione di Virgilio con Enea, cadenzata sia da musiche corali eseguite dal vivo che da antichissime tradizioni europee ed extraeuropee, che racchiudono la magia di quegli aedi che per primi cantarono l’epopea di Troia e dei troiani, fino al minimalismo contemporaneo di John Tavener.

Sono tra le compagnie più radicali che hanno percorso la storia del nuovo teatro degli anni doppio zero. […] Gli Anagoor […] approdano a un teatro che non è racconto o rappresentazione, ma è rituale, ancestrale ma contemporaneo, fatto di canti, recitazione, video e attori in carne e ossa e fonti letterarie diverse. La riprova di questa fase felice è l’ultimo lavoro Virgilio Brucia […] che non è costruito intorno ad una storia, ma sulla figura di un Virgilio schivo e mite, un piccolo uomo che poco ha a che vedere con il poeta del potere, dell’imperatore Ottaviano Augusto. [Anna Bandettini, “la Repubblica”]